Nautica e cantieristica

Il sistema nautico rappresenta per il nostro Paese uno dei segmenti dell’economia con maggiori prospettive di crescita, sia in termini di ricchezza che di occupazione. Uno dei pochi che, con fierezza, ha saputo resistere e reagire ai duri colpi inferti dalla sfavorevole congiuntura economica degli ultimi anni. filiere_tutte-1Ciò grazie alla capacità di assorbire lo shock negativo della domanda interna, determinato anche da errate scelte politiche, con una ripresa della competitività estera che ha confermato e rafforzato la leadership indiscussa dell’Italia. Basti pensare come, al 2014, la produzione nautica italiana sia riuscita ad assorbire oltre un quinto della domanda internazionale.

Considerando i 220 prodotti in cui l’Italia detiene un primato competitivo assoluto, infatti, la nautica si colloca all’ottavo posto solo considerando la produzione di imbarcazioni e yacht da diporto con motore entrobordo, capaci di assorbire un terzo delle richieste del mercato internazionale, mostrando di non temere la concorrenza di prezzo esercitata dalle nuove economie in via di sviluppo.ph: Roland Frias per ADEC_

La nautica, d’altronde, ha storicamente rappresentato un chiaro esempio di eccellenza produttiva a livello di filiera ed un perfetto connubio di innovatività e artigianalità, di qualità e di creatività.

Chiari valori di quel made in Italy che i committenti esteri richiedono a garanzia di stile ed eleganza. Ma il ruolo della nautica non si esaurisce nella competizione internazionale. La produzione nautica, infatti, rappresenta un chiaro elemento di propulsione in termini di sostegno all’innovazione e attivazione di reti di filiera.

La produzione cantieristica nautica attiva una filiera articolata che coinvolge numerose fasi, dalla subfornitura fino alla commercializzazione, il noleggio e la fornitura di servizi dedicati. È attraverso la simbiosi di un insieme così diverso di attività imprenditoriali che nasce il Sistema Produttivo Nautico, ovvero una realtà che, nel complesso, coinvolge oltre 17.000 unità locali capaci di generare 10 miliardi di valore aggiunto e un’occupazione che supera 180.000 addetti.

Un sistema che stimola innovazione e che contribuisce innegabilmente a veicolare i valori di un’Italia che riscopre la propria competitività all’insegna della qualità, del design e dell’esclusività.

 

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Le principali attività economiche legate a questa filiera

Le principali attività che gravitano intorno alla filiera nautica e cantieristica sono certamente collegate alla costruzione di imbarcazioni da diporto e sportive, ai cantieri navali per costruzioni metalliche e non metalliche, alla riparazione e manutenzione di navi commerciali e imbarcazioni da diporto e al commercio al dettaglio di natanti e accessori. Intorno al settore della nautica, tuttavia, ruotano variegate attività collaterali come l'industria del legno, la fabbricazione di prodotti in metallo, il design, l'ingegneria dei materiali, l'industria del tessile (per quanto attiene ai lavori di tessitura da eseguire all'interno delle imbarcazioni) etc.

liguriaIn Liguria la filiera rappresenta il 2,7 % del totale delle imprese e occupa circa 22.000 addetti.

La costruzione di imbarcazioni copre il 12,7 % sul totale filiera, mentre la riparazione e manutenzione l’11 %.

Intorno alla filiera gravita un indotto variegato di imprese che va dalla fabbricazione di prodotti in metallo all’industria del legno, alla fabbricazione di mobili e all’industria tessile.

 

corsicaIn Corsica

 

  

varIn Provenza il settore rappresenta 40.000 posti di lavoro in ogni dipartimento costiero del PACA o 80.000 per tutto il Var e le Alpi marittime.

In ordine di importanza:

  • Turismo costiero
  • Intervento pubblico (difesa nazionale)
  • Vendite - Trading
  • Servizio di noleggio
  • Manutenzione, riparazione dell'installazione
  • Fabbricazione di costruzione
  • Accessori interni ed esterni

 

sardegnaIn Sardegna le attività (principali e collaterali) riconducibili alla filiera nautica e cantieristica sono così ripartite:

- La costruzione di navi e imbarcazioni (codice Ateco 30.1) copre l'1% della filiera;

- La costruzione di navi e strutture galleggianti (codice Ateco 30.11) rappresenta l'1,7%;

- La costruzione di imbarcazioni da diporto e sportive (codice Ateco 30.12) costituisce il 7,7%;

- L'industria tessile (codice Ateco 13) copre il 3,8%;

- L'industria del legno (codice Ateco 16) ha una concentrazione del 25,1%.

 

toscanaIn Toscana il settore della costruzione di navi e imbarcazioni (codice Ateco 30.1) conta 37 imprese attive e 361 addetti; la costruzione di navi e di strutture galleggianti (codice Ateco 30.11) ha 170 imprese attive di cui 2 cooperative con 1949 addetti; la costruzione di imbarcazioni da diporto e sportive (codice Ateco 30.12) conta 359 imprese attive di cui 3 cooperative e 2130 addetti; la riparazione e manutenzione di navi e imbarcazioni (codice Ateco 33.15) ha 425 imprese attive di cui 2 cooperative e 2005 addetti; la fabbricazione di prodotti in metallo (codice Ateco 25) vanta 5357 imprese attive di cui 29 cooperative e ha un numero di impiegati pari a 35804; l'industria tessile (codice Ateco 13) è caratterizzata da 3531 imprese attive di cui 7 cooperative e gli addetti nel settore tessile ammontano a 29300; l'industria del legno e del sughero unitamente alla fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio (codice Ateco 16) dispone di 2425 imprese attive di cui 14 cooperative e conta 8208 addetti; la fabbricazione di mobili (codice Ateco 31) presenta 2138 imprese attive di cui 12 cooperative e il numero degli addetti è pari a 13968.

 

Come sono distribuite le imprese di questa filiera

Forte la concentrazione di imprese lungo le zone costiere nelle quali si è sviluppato un alto tasso di turismo balneare e costiero.

liguriaLa Liguria, con una costa di circa 330 km, presidiata da 53 infrastrutture portuali distribuite mediamente ogni 6,6 km di costa, è la Regione con la più elevata concentrazione infrastrutturale che la rende da sempre leader dell’offerta di posti barca. Senza dubbio, da questo punto di vista, gioca a favore della Regione la posizione geografica strategica che così come avviene per il turismo complessivo la rende adiacente al Nord Ovest del Paese.

Fonte Agenzia InLiguria

Il comparto nautico ligure è caratterizzato da un universo di micro e piccole imprese che esprimono significative realtà operanti nel settore della cantieristica nautica, del service e del refit&repair, degli allestitori, dei tappezzieri, delle officine meccaniche di riparazione e della preparazione motori. Si tratta come noto di realtà produttive caratterizzate da un elevato standard di specializzazione di fornitura e servizi offerti.

La Liguria è la seconda regione per numero di aziende, con il 19,9% del totale nazionale, ma solo quinta per numero di addetti, pari al 11,4% del Paese. Questi dati confermano la minor diffusione di imprese a carattere industriale nel territorio. La Regione si colloca anche al secondo posto nella classifica nazionale, mentre presenta una produzione abbastanza irrisoria di motori marini.

Le imprese attive in questa filiera sono presenti su tutto il territorio regionale, con particolare concentrazione su Genova (52,5%) e, nell’ordine, La Spezia (17,3%), Savona (17,1%) e Imperia (13,2%).

ph: Roland Frias per ADEC

 

corsica

 

In Corsica le imprese della filiera nautica sono distribuite su tutte le coste del territorio.

 

 

varIn Provenza si registrano 80000 posti di lavoro nel territorio che dipendono da risorse o attività direttamente collegate al mare o alla costa, rendendo la Provenza-Alpi-Costa Azzurra la prima regione marittima francese. Questo livello è principalmente spiegato da due specificità regionali importanti:

  • la natura altamente turistica delle coste della Regione, con turismo balneare e costiero molto marcato sul Var e sulle Alpi Marittime, integrando una forte dimensione piacere / crociera;
  • una forte presenza della Marina francese, in particolare a Tolone, il principale centro militare navale francese.

Escludendo il turismo costiero e marino, la regione ha 25.000 posti di lavoro marittimi diretti, l'80% dei quali si trova solo nei settori del trasporto marittimo e della costruzione e riparazione navale. I porti di origine fiori all’occhiello di queste attività, le aree di lavoro di Marsiglia e Tolone sono due terzi dei posti di lavoro e ricchezza marittima generata di Paca (45 porti del Var) nelle Alpi Marittime e in particolare sulle aree di Cannes e Antibes sviluppano le attività legate al turismo nautico Vendita di commercio, Servizi di noleggio, Manutenzione, centro riparazioni (33 porti turistici nelle Alpi Marittime).

sardegna

 

In Sardegna le aziende collegate a questo settore sono distribuite su tutto il territorio regionale con le seguenti percentuali:

  • 43,7% nella Provincia di Cagliari;
  • 10,7% nella Provincia di Nuoro;
  • 3,5% nella Provincia di Oristano;
  • 42,1% nella Provincia di Sassari.

toscana

 

In Toscana le imprese del settore hanno il seguente potenziale: 

  • 1,53 miliardi di euro di fatturato (45% del totale italiano)
  • 900 imprese (26% del totale italiano)
  • 000 addetti nel settore (36% del totale italiano)
  • 5,6 addetti per azienda
  • 58 marine
  • 000 ormeggi (18% del totale in Italia)
  • 201 imprese di servizi a terra

> Dati assunti da sito internet del polo della Nautica

Sono localizzate come segue:

  • Livorno 22%
  • Grosseto 13%
  • Pisa 13%
  • Massa 15%
  • Lucca 37 %
 

I principali attori istituzionali ed economici di supporto al settore

liguria

 In Liguria i principali attori istituzionali ed economici di supporto al settore della nautica sono:

  • Università degli Studi di Genova (sede della Spezia) con il Corso di laurea in INGEGNERIA NAUTICA e Laurea magistrale in DESIGN NAVALE E NAUTICO (con Politecnico di Milano);
  • Università di Genova, CCIAA delle Riviere, Autorità portuale della Spezia, Regione Liguria tramite FILSE Spa, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e DHI Italia sono i soci del Distretto Ligure Tecnologie Marine, che promuove una strategia di rafforzamento dell'attività di ricerca e sviluppo nel settore delle tecnologie marine e di quelle ad esse collegate;
  • UCINA Confindustria nautica (Salone Nautico Internazionale);
  • Rete camerale nazionale (promuove la nautica da diporto e il turismo nautico attraverso la costituzione, presso l'Unioncamere, dell'Assonautica Italiana, che agisce in qualità di "agenzia" del Sistema camerale per la promozione delle attività che ruotano intorno alla nautica da diporto).
  • Regione Liguria, Ucina, Comune di Genova e Camera di Commercio di Genova hanno firmato il 26 settembre 2017 un protocollo d’intesa per dare stabilità al Salone Nautico e consolidarlo a Genova anche negli anni futuri. Le parti si impegnano anche a promuovere il settore della nautica e delle attività diportistiche e sportive legate al mare, alla sua cultura e al turismo.

 

corsicaIn Corsica gli organismi attivi nel settore sono: attori pubblici (Agenzia per lo sviluppo economico; Agenzia del turismo; Ufficio dell'Ambiente; Agenzia di urbanistica), Centro ricerche (Università della Corsica) e altri partner quali Unione dei porti turistici della Corsica e la Federazione delle industrie nautiche.

 

varIn Provenza opera il polo di competitività globale Pôle Mer Méditerranée che, insieme al suo gemello Pôle Mer Bretagne, conta quasi 410 membri, di cui circa 1/5 nel Var e nelle Alpi Marittime.

Il Sea Cluster coordina diversi temi di ricerca e sviluppo, tra cui un tema dedicato alla nautica, tra cui un programma di ricerca "nave del futuro".

L'Università di Tolone ha definito un polo tematico interdisciplinare incentrato sul scienze marine, ambiente e sviluppo sostenibile

Università di Nizza: immaginata e progettata attorno a una piattaforma tecnologica aperta denominata Smart City Innovation Center (SCIC), IMREDD promuove la fertilizzazione incrociata tra gli attori della ricerca, l'istruzione e le aziende leader della città intelligente sostenere l'innovazione e l'occupazione nella regione 

Alpes Maritimes: L'Osservatorio del porto presenta il contesto e le attività portuali delle Alpi Marittime, grazie alla regolare raccolta e analisi dei dati, che può alimentare qualsiasi riflessione territoriale o economica. 

La Camera di commercio e industria di Nizza Costa Azzurra pubblica e aggiorna i dati sul settore Nautisme e Yachting

 

sardegnaIn Sardegna sono in fase di progettazione a Olbia i lavori per la costruzione della Piattaforma Tecnologica Europea (PTE), dando così attuazione a un accordo di programma siglato nel 2011 da Regione Sardegna, provincia di Olbia-Tempio, comune di Olbia e Consorzio industriale provinciale nord-est Sardegna (Cipnes). L’iniziativa punta a offrire servizi d’avanguardia per il settore nautico. L’intento del Cipnes, soggetto attuatore del progetto, infatti, è costituire un incubatore d’impresa, un polo insediativo ad alto valore tecnologico capace di catalizzare start up, diffondere progettualità e facilitare ricerca e innovazione nel sistema produttivo.

La PTE prevede la realizzazione di un polo espositivo, auditorium, centro servizi e centro congressi con annessi pista ciclabile e parcheggio. Il centro di ricerca e alta formazione, che sarà ospitato nella piattaforma, guarderà con particolare interesse alla valorizzazione di arti e mestieri della filiera nautica. È prevista, inoltre, la riqualificazione dell'intera area.

  • CIRN: Centro Interuniversitario di Ricerca per il Settore della Nautica fondato dalle Università di Sassari, Pisa e Genova con sede a Sassari. Il Cirn si propone una serie di obiettivi sia nel campo della ricerca e dell’innovazione, sia nel campo dell’alta formazione e trasferimento tecnologico per la valorizzazione e la coesione della filiera nautica. Il Centro è, inoltre, attivo nello studio di applicazioni pilota di tecnologie dei materiali per promuovere la sostenibilità ambientale della filiera nautica. In particolare, si elaborano nuovi processi di costruzione e di assemblaggio che consentano di ridurre i tempi di realizzazione, il volume di rifiuti e scarti di lavorazione, in un’ottica che metta insieme il risparmio sui costi e il benessere ambientale.

L’impegno nell’alta formazione e nel trasferimento tecnologico si tradurrà nell’attivazione di corsi e master specifici su tematiche direttamente collegate alla nautica e nell’introduzione di percorsi formativi di alto livello per operatori del settore. Allo stesso tempo, il Centro interuniversitario di ricerca per la nautica intende dar vita a incubatori di professioni legate alla nautica e stimolare la nascita di spin off di brevetti applicabili al settore.

Il Cirn si sviluppa in sinergia con la Provincia di Sassari, che ha fortemente sostenuto la nascita del Centro, e con la Camera di Commercio del Nord Sardegna che ha costituito l’osservatorio delle imprese della nautica.

 

toscanaIn Toscana il principale attore attivo a supporto del settore è il Distretto della Nautica ha un Polo di Innovazione (uno dei dodici regionali) con sede a Viareggio denominato PENTA Polo dell'innovazione della nautica e delle tecnologie del mare, con capofila il Consorzio Navigo.

Il Distretto tecnologico per la nautica e la portualità toscano è stato costituito ufficialmente nel 2016.

La rete di imprese che lo gestisce è composta da Navigo, in qualità di capofila del progetto, insieme a Navicelli Pisa Spa e al Consorzio Tecnologico Magona. Tre soggetti che insieme guidano e partecipano a uno tra i poli distretti regionali più grandi e attivi, al quale già aderiscono 200 imprese, 11 centri di competenza e servizi, 20 organismi di ricerca e 39 infrastrutture di ricerca industriale e trasferimento tecnologico.

Il settore della nautica rappresenta per la Toscana una delle più importanti scommesse sul proprio sviluppo futuro, in termini di imprenditorialità e di occupazione, caratterizzato da una indiscussa leadership sui mercati internazionali di un comparto economico di grande rilevanza che comprende, oltre alla produzione nautica dei grandi cantieri, anche le piccole realtà produttive di tipo artigianale che convivono con imprese leader internazionali.

Anche per quanto riguarda la portualità, la Toscana gioca un importante ruolo in tutto il Mediterraneo con la possibilità di valorizzare ulteriormente il comparto del quale è leader (lo yachting), ma anche marine e approdi di piccole dimensioni o i porti commerciali per quanto riguarda la pesca e la logistica.

Il distretto lavora sullo sviluppo di attività legate all’innovazione e alla tecnologia mettendo a punto azioni dedicate ai cantieri, alle imprese della filiera, alle marine e ai porti. Per quanto riguarda i cantieri navali, i servizi proposti dal distretto puntano a favorire e organizzare processi innovativi di produzione, trasferimenti tecnologici grazie alla collaborazione tra imprese, alla formazione e a una promozione condivisa del settore. Un supporto alle aziende, in particolar modo alle PMI, riguarda vari aspetti legati sia al consolidamento delle stesse imprese attraverso servizi rivolti al potenziamento della loro identità (formazione, organizzazione aziendale e controllo di gestione, certificazioni di processi e prodotti, digitalizzazione, comunicazione e management) e al loro potenziamento sul mercato (internazionalizzazione, marketing strategico e valutazione del potenziale, sviluppo reti ed eventi b2c o b2b).

L’innovazione tecnologica passerà anche dal potenziamento del rapporto mare/terra: i servizi pensati per marine e porti sono principalmente di marketing strategico, animazione economica, comunicazione e organizzazione eventi, predisposizione app, digitalizzazione dei processi, certificazione e formazione. Non ultimo l’ambito delle relazioni da far nascere o consolidare con altri distretti regionali e associazioni nazionali e internazionali per la definizione di un piano di confronto su progetti, servizi e strategie delle altre realtà esistenti e la collaborazione con le principali associazioni di categoria del settore per valutare collaborazioni su promozione, azioni aggregative, dati, analisi e proposte normative, formazione.

 

I PRINCIPALI OBIETTIVI DEL DISTRETTO:

  • fare network fra imprese, imprese e ricerca, imprese e banche;
  • sostenere le imprese in modo concreto e pragmatico per raggiungere obiettivi di mercato oltre che nel trasferimento tecnologico;
  • promuovere l’innovazione tecnologica e di mercato;
  • organizzare e supportare eventi che favoriscano l’incontro fra imprese e fra imprese e clienti finali;
  • sviluppare le relazioni fra la nautica e gli altri settori dell’Economia del Mare, a partire dalla portualità turistica e da quella commerciale.
 

I fondi pubblici destinati allo sviluppo del settore

liguriaIn Liguria il Programma Operativo per l'utilizzo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) per il periodo 2014-2020 rappresenta il principale strumento per lo sviluppo regionale, per il rilancio dell'economia e per il sostegno all'occupazione.

La politica di coesione dell'Unione Europea si articola in 11 Obiettivi Tematici (OT) indirizzati al raggiungimento degli obiettivi Europa 2020 di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e dell'Agenda territoriale 2020 di coesione territoriale.

Il Por Fesr della Liguria concentra le proprie risorse sui seguenti Obiettivi Tematici (OT):

  • OT1 - Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione;
  • OT2 - Agenda digitale (Migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, nonché l'impiego e la qualità delle medesime);
  • OT3 - Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese;
  • OT4 - Energia sostenibile e qualità della vita (tra i quali rientrano i programmi di investimento afferenti alle Energie Rinnovabili);
  • l'OT 5 - Promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi.

Per quanto riguarda la “Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione” (OT1) e la “competitività dei sistemi produttivi” (OT3) la Regione ha delimitato l’accesso ai programmi di investimento afferenti alle seguenti aree tematiche:

  • Tecnologie ed economie del mare tra cui rientrano le imprese della nautica e della cantieristica;
  • Sicurezza e qualità della vita nel territorio;
  • Salute e scienze della vita – tra cui rientrano le imprese operanti nei settori delle biotecnologie

> Approfondimento sul sito internet della Regione Liguria

 

corsicaIn Corsica non ci sono aiuti pubblici specifici sebbene gli attori della filiera abbiano accesso ai finanziamenti generici dell'Adec e in modo particolare:

- Aiuti per l'impiego;

- Aiuti agli investimenti;

- Aiuti per lo sviluppo di imprese.

varIn Provenza il principale piano d'aiuto è Pour la région PACA 2014/2020, un programma europeo di cooperazione transfrontaliera, a dimensione marittima, che si propone di migliorare la cooperazione sui temi della accessibilità, innovazione e valorizzazione delle risorse naturali e culturali al fine di assicurare la coesione dei territori e favorire l'impiego e lo sviluppo sostenibile. Questo piano fa perno su 4 principali assi di intervento:

  • Asse 1 - Promozione della competitività delle imprese e creazione di nuove PMI in quattro macro-settori (nautica e cantieristica navale, turismo innovativo e sostenibile, biotecnologie ed energie rinnovabili);
  • Asse 2 - Protezione e valorizzazione delle risorse naturali e culturali e gestione dei rischi (miglioramento della prevenzione/gestione dei rischi; rafforzamento della sicurezza in mare; aumento del livello di protezione del patrimonio naturale e culturale);
  • Asse 3 - Miglioramento dei collegamenti tra i territori e sostenibilità delle attività portuali (aumento dell'offerta di trasporto etc.);
  • Asse 4 - Aumento delle opportunità di lavoro sostenibile e integrazione attraverso l'attività economica (sostegno per l'autoimprenditorialità, la microimpresa e l'impresa dell'economia sociale e solidale, fornitura di servizi congiunti per il lavoro e la formazione).

> Approfondimento sul sito "L'europe en France"

Il fondo Europeo per gli Affari marittimi e la pesca contribuisce alla competitività della pesca regionale e al sostegno all'acquacoltura. Contribuisce, inoltre, allo sviluppo locale delle zone costiere e in particolare al sostegno della riconversione economica nelle zone di pesca. È gestito dalla Regione PACA:

>  Approfondimento sul sito "L'europe en France"

 

sardegnaIn Sardegna il principale strumento di aiuto pubblico è rappresentato dal Por Fesr Sardegna 2014/2020 finalizzato a sostenere progetti a carattere euro-regionale sulle tematiche costituenti l’ossatura del P.O. Italia Francia “Marittimo” 2014-2020 (costruite per gli OT3, OT5, OT6 e OT7).

 

toscanaIn Toscana non esiste un piano di aiuto definito ma sono state individuate una serie di iniziative attraverso avvisi pubblici specifici per quanto riguarda la formazione dei settori strategici della Regione Toscana in cui è stata inserita la nautica. La creazione del Polo Tecnologico e della Fondazione ITS sono gli altri due bracci operativi messi in campo dalla Regione Toscana.

 

STUDI SULLE PROSPETTIVE DI SVILUPPO DEL SETTORE

liguria

 Liguria

VI Rapporto sull’Economia del Mare, realizzato da Unioncamere e CCIAA di Latina con il supporto di SI Camera, attraverso il quale si riesce ad acquisire una maggiore consapevolezza di quanto la blue economy possa rappresentare ai fini della crescita grazie ad analisi e dati dall’ampio dettaglio territoriale oltre che settoriale.

La Nautica in cifre, rapporto redatto da Confindustria Nautica che esamina i trend macroeconomici dell’economia mondiale e l’andamento dei principali indicatori del settore della nautica.

Rapporto di Ricerca sulle Dinamiche Economiche e le Prospettive di Mercato della Filiera Italiana del Diporto Nautico (Ing. Lorenzo Pollicardo - Consulente CNA Produzione Nautica) 

corsica

 

Corsica

 > Studio sulla vela e ancoraggi in Corsica - Relazione finale 2013 

Studi sullo sviluppo delle compagnie del settore nautico in Corsica e per l'attuazione delle azioni pilota del progetto INNAUTIC nell'ambito del programma operativo France-Italy Maritime 2007-2013 

LA NAUTICA IN CORSICA – Elementi diagnostici: stabilimenti - Occupazione - Mercato del lavoro - Formazione 

 

var

Provenza

Studio sull'industria marittima nelle Alpi marittime: cifre chiave, caratteristiche e settori di attività con particolare attenzione alla navigazione da diporto

I porti della Riviera: fatti e cifre

La nautica nel Var: nuove sfide 

> Scheda di economia marittima nel Var

sardegnaSardegna

I settori della nautica e della cantieristica navale presentano caratteristiche di rilievo anche per l’economia della Sardegna, specialmente in relazione alla possibilità di attivare delle proficue connessioni con altri comparti produttivi. Il mercato della nautica è un mercato in continua espansione, nel quale l’Italia si è tradizionalmente distinta per la sua alta competitività a livello internazionale, anche in virtù della propria conformazione geografica e di una cultura che presenta una forte vocazione ed attitudine al turismo da diporto.

La Sardegna, caratterizzata da uno sviluppo costiero tra i più importanti del Mediterraneo e con dei flussi turistici in forte espansione, si presta, sia geograficamente che in base alla sua tradizione, ad ospitare le imprese e le attività nautiche, rappresentando in tal modo un importante bacino d’utenza. Le attività ed i servizi connessi alla nautica e alla cantieristica navale costituiscono inoltre uno dei fattori che incidono in misura maggiore sulla produzione di reddito e le forti potenzialità imprenditoriali ancora sviluppabili rendono questo settore uno dei campi capace ancora oggi di creare occupazione. Le iniziative legate al settore della nautica e della cantieristica navale si inseriscono dunque in un’area con forti potenzialità di crescita che ammette altresì la possibilità di sviluppare azioni congiunte (di carattere nazionale e internazionale), in sinergia con altri territori. Appare pertanto possibile una crescita esponenziale che favorisca le nuove imprenditorialità, l’innovazione, lo sviluppo delle infrastrutture e la formazione di figure professionali specializzate in tale ambito.

Per quanto concerne le attività collegate come le sub-forniture, i servizi dedicati, la commercializzazione ed il noleggio, la nautica si presenta come un segmento particolarmente adatto nel processo di collegamento tra industria e turismo nell’Isola. La presenza di un sistema locale competitivo rappresenta il punto di forza di un settore che può dire la sua in termini di valorizzazione del territorio regionale, ma anche per ciò che concerne lo sviluppo l’imprenditoria giovanile, capace di cogliere con maggiore sensibilità le dinamiche dell’innovazione tecnologica ad esso strettamente connesse.

> Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati di Sviluppo Regionale

> Studio sui servizi innovativi per la nautica da diporto Repertorio della filiera della nautica

toscana

 

Toscana

 > Rapporto sulla Nautica in Toscana – CNA Grosseto

> Studio sul settore della Nautica in Toscana, pubblicato dal Sole 24 Ore 

> Studio effettuato dal sito Economia del Mare